I ricercatori dell’Istituto Svizzero di Tecnologia Solare hanno riunito un team di scienziati provenienti da sette Paesi europei e hanno ricevuto un finanziamento dalla Fondazione Horizon Europe per sviluppare un promettente progetto di accumulo di energia in alluminio. Il progetto si chiama “Reveal” e mira a risolvere il problema chiave dell’energia verde: come e dove immagazzinare per l’inverno tutta l’energia che verrà prodotta dalle turbine eoliche e dai pannelli solari in estate? L’attenzione degli scienziati si concentra oggi sui processi redox nei metalli.
Secondo i calcoli, l’alluminio puro ha una capacità energetica specifica di 8,7 kW⋅h per 1 kg, e 1 metro cubo di alluminio può immagazzinare 23,5 MV⋅h. Si tratta di una quantità 33 volte superiore a quella delle migliori batterie delle auto elettriche Tesla e 50 volte superiore a quella delle batterie agli ioni di litio in commercio. Se l’alluminio viene frantumato in sfere di 1 mm di diametro per facilitarne l’uso, dieci secchi di questo materiale nello scantinato di una casa tipica potrebbero alimentarla per 1-1,5 anni.