Ricercatori dell’Università di Verona in Italia hanno dimostrato che gli ingredienti dell’espresso hanno un effetto su specifiche proteine tau, ritenute un fattore della malattia di Alzheimer. Le proteine tau si accumulano nel corpo e formano una sorta di filo chiamato fibrille. Queste, a loro volta, possono intrecciarsi formando grossi grovigli che interferiscono con le funzioni cerebrali.
Non è ancora stato messo a punto un metodo affidabile per limitare l’attività delle proteine tau, ma esistono decine di opzioni diverse. Gli scienziati italiani sono andati per la loro strada e hanno testato l’effetto di componenti dell’espresso come caffeina, trigonellina, genisteina e teobromina sulle fibrille. È emerso che la genisteina e soprattutto la caffeina si legano molto bene alle fibrille e interferiscono con la loro attività.